Sito Ecomuseo dell’Alto Flumendosa Seulo Seulo (NU) Le più antiche testimonianze archeologiche del territorio di Seulo sono localizzate sulla sommità e alle falde dei tavolati calcarei posti a meridione e ad occidente del centro cittadino. Il periodo prenuragico è documentato da officine litiche (Neolitico Recente-Calcolitico) individuate in località Pissu Is Illipas, sull’altopiano di Taccu e Ticci, e dalla stazione sul “tacco” di Gastèa da cui provengono strumenti vari e punte di freccia peduncolate in ossidiana. Le Grotte carsiche Domus de Janas (unico sito archeologico gestito fruibile) si trovano nella foresta di Addolì, nella parte medio-alta di un pendio collinare, ad un’altitudine di 797 metri s.l.m. Utilizzate in funzione cultuale e funeraria, le grotte hanno restituito resti umani e animali, frustoli di ceramica d’impasto e due salvapolso d’arciere litici ben lavorati. I reperti recuperati nell’anfratto situato in località Gastèa consentono di datare l’utilizzo del sito a una fase inquadrabile tra l’Eneolitico Finale e l’inizio del Bronzo Antico. Nell’area di Paùli insiste il nuraghe Su Nuraxi. Lo scavo condotto nel 1995 ha permesso di portare in luce la struttura che, sulla base dei reperti, può essere datata alle fasi del Bronzo Medio (1700-1350 a.C.) e del Bronzo Recente (1350- 1200 a.C.). A poca distanza si trova il nuraghe monotorre Su Nuraxeddu molto simile al nuraghe contermine. In località Taccu ’e Ticci insiste un terzo nuraghe di tipo complesso, forse trilobato, costruito con blocchi di calcare di forma parallelepipeda posti su filari irregolari. Dal sito di Is Fossus proviene un frammento di lingotto di rame ox-hide testimone dei rapporti con le civiltà dell’Egeo. Risale aI 1898 il rinvenimento, in località imprecisata, di una lamina frammentaria riutilizzata per un diploma militare e datata al 13 maggio del 173 d.C.